sabato 15 dicembre 2012

La mamma in visita


La mamma è venuta a trovarmi a Parigi.

E questa volta, rispetto all'anno scorso, c'è stata una enorme differenza.
La differenza è che quest'anno io AMO Parigi, io AMO i Parigini. Io li ADORO, direi.

Diversamente dall'anno scorso (detto il "periodo dell'odio selvaggio" versus l'attuale "periodo dell'amore incondizionato e un po' ebete") mi sono fatta carico di SPIEGARE a mammà tutte le cose che la fanno incazzare dei Parigini.
Mi sono preoccupata, in sintesi, di fornirle delle motivazioni logiche e semplici per i loro usi e costumi un po' barbari.
Ne condividerò alcune, di queste motivazioni, in diversi post, in modo che anche voi possiate farvi una ragione ed AMARE i Parigini (o spiegare alle vostre mamme alcune delle cosette che le fanno incazzare).

1) Perchè i Parigini ti urtano, ti cozzano contro, ti si appiccicano, ti spingono e ti fanno pressione (per strada, nei negozi, nei mezzi pubblici) ?
Tutti voi avete senza dubbio provato la strana sensazione parigina di essere sempre oppresso fisicamente da qualcuno.
Nel metro vi stanno appiccicati anche se c'è un mare di posto qualche centimetro più in là.
Sulle scale mobili vi stanno incollati dietro chè vi preccupate di aver messo dell'intimo coordinato.
Per strada vi si impicciano di continuo nella borsetta senza un pardon.
Camminando avete sempre la sensazione che qualcuno vi pedini come un James Bond maldestro.
Nelle porte automatiche del metro state certi che vi troverete sempre a "sandwich" tra quello davanti che non schioda e quello dietro che pensava foste la Donna Invisibile.
Nelle boulangerie siete certi di poter giurare cosa ordinerà quello dietro di voi, dal suo dito puntato verso i croissant (sfiorando il vostro lobo destro).

Insomma, tutti voi avete senza dubbio pensato che il Parigino sia maleducato. Che non presti attenzione al prossimo. Che sia troppo preso dalla sua rush-vita "métro-boulot-dodo". Che ci sia un senso di menefreghismo generalizzato. Che sia stressato, egoista, perturbato, oppressore. Vero ?

Beh, sbagliato !

Il motivo logico e razionale è un motivo tout-à-fait ecologicoLa salvaguardia dell'ambiente !
Sì, avete letto bene. Per rispettare la Loi Grenelle 2 (qui un link, che non si dica che in questo blog si fa solo malainformazione becera) i Parigini in inverno cercano di mantenere un contatto diretto corpo-corpo per non disperdere il calore ed evitare le emissioni dannose di CO2 che generano il surriscaldamento del Pianeta.

Innanzitutto i Parigini corrono per scaldarsi. Non è fretta. Non è stress. No no. E' per mantenere, appunto, il loro stesso calore in circolo, una autocombustione interna che aiuta l'environnement (ahem, dopo mi rileggo bene, chè non mi sono capita).

E se vi si appiccicano, è per farvi sentire meno freddo, e permettere alla Mairie e alla RATP di inquinare meno per il riscaldamento della città.
I Parigini sono delle anime verdi dentro !

Un tipo in metro si attacca al reggimano a 1 centrimetro dalla vostra faccia ? Ringraziatelo ! Vi sta salvando dalla couperose (dovuta all'effetto caldo-freddo sul viso)
Una tipa vi si incolla al culo mentre salite sulla scala mobile ? Datele la vostra fiducia, sta salvando degli alberi.
Per strada un ragazzino vi urta la spalla e passa come se nulla fosse stato ? Benedetto figliolo sta cercando di scaldarvi il lato del corpo con uno sfregamento. Non è generosità questa ?

Capite ? Capite la meraviglia del loro generoso spirito altruistico ? Non ne siete abbagliati ?

Come dite ? Che i Parigini fanno così anche in estate, e anche nei giorni di canicule più violenta ? Vi si incollano alle calcagna anche con 38 gradi all'ombra ?
Ahem, scusate devo proprio scappare, ho un impegno molto urgente, ora.

ps. se devo dire la verità, anche la mamma non pareva troppo convinta dalla mia spiegazione....

martedì 11 dicembre 2012

Et Bonjour !


Ciao a tutti !
Come promesso, sono tornata.

Sapeste quanta vita è passata sotto i ponti da quando sono partita da Parigi !
E quando sono ritornata, ho avuto l'impressione che tutto fosse cambiato.
No, vi tranquillizzo, i triseggiolati ci devono essere ancora. Solo che non li noto più, io vedo solo le macchine d'epoca e le cabrio :)

Le boulangeres devono essere sempre accigliate e grugnose. Solo che io adesso sorrido e non ascolto troppo quello che mi dicono, mi concentro sui macarones. E loro sorridono !

Le discariche a cielo aperto "water, placard, materasso e centrifuga" sono ancora all'ordine del giorno, ma - non so perchè - io passo sempre nel marciapiede opposto e quindi vedo solo le vetrine di scarpe e i meravigliosi palazzi d'epoca.

Il metro è sempre labirintico e affaticante, ma mi sono comprata uno scooter e raggiungo tutto in un "vruuum".

La spesa fatta senza automobile è ancora pesante, ma compro meno cose, e sono anche più magra e più muscolosa :)

Insomma, se non puoi cambiare i Parigini, cambia tu !

Vi segnalo solo una cosa che non è cambiata : il necessario "BONJOUR" (sì, detto con enfasi) che tutti noi DOBBIAMO dire all'entrata di una boutique, di un café, di una lavanderia, di un qualsiasi luogo chiuso.
Io ormai dico BONJOUR anche ai lampioni. E devo dire che non mi trovo male.

Non ci credete, alla Legge del Bonjour ?
Bon, leggete qui, malfidenti

E voi come state ?
Ale