martedì 23 novembre 2010

Voglio una vita semplice a Parigi


Un principe saudita il cui nome si compone di bel 7 parole (motivo per cui non mi daro' la pena di riscriverlo qui: ragazzi, la vita é già abbastanza complicata...)(chiamiamolo Prince) ha appena acquistato il famoso Hotel Crillon di Parigi (vedete qui il video che introduce al sito dell'hotel. Non so a voi, ma a me la tipa dello spot fa venire il nervùs: lancia i giornali per terra, butta le rose a destra e a manca. Ma insomma!).

Giusto per la cronaca, l'hotel fa parte della favolosa catena dei Leading Hotel of the World (mica la pensione da Nando) e pare che sia stato acquisito per la mirabolante cifra di 250 milioni di euro (un qualche migliaio di barilotti di petrolio che il principe aveva in cantina).


La cosa interessante é che il principe suddetto (no, vi assicuro, non mi ricordo nemmeno come fa di primo nome. Continuiamo a chiamarlo Prince) é uno dei 35 (leggere trentacinque) figli del re saudita (e se non mi ricordo il nome del principe che ha solo 7 nomi, voi pensate che mi ricordi quello del re, che ne avrà minimo minimo 12?).
Evidentemente le famiglie numerose non sono sempre un problema, insomma questo Prince é anche un buon partito, secondo me.

Le prime riflessioni che mi son venute in mente dopo aver letto questa notizia sono:

  1. mi sa che da domani passero' più spesso in zona Tuilleries, cosi', con nonchance, nel caso il boss passi a vedere se alla bottega si lavora, sa mai, mi metto un po' carina, due gocce di profumo, set di ciglia panterate e via.
  2. che pero' io non amo le famiglie numerose, il casino, le 3mila persone che parlano insieme. Ho avuto una visione orripilante sul cenone di Natale della famiglia di Prince. Io seduta accanto a lui, in questa tavolata da 197 persone (bambini esclusi), a cercare di ricordare i nomi delle 72 nuore, sforzandomi di capire chi é sposata con chi (i veli poi non mi aiutano), con le 200 portate di cibo che digeriro' a Capodanno 2011 e le 4mila conversazioni che non riesco a seguire. Oddio non ho nemmeno fatto i regali a tutti!
  3. che poi non gli venga mica in mente (a Prince) di chiedermi di venire a lavorare in  bottega. Sapete i soliti tentativi di convincimento degli uomini: "Dai cara, mi sembra giusto che anche tu dia una mano in famiglia. D'altronde quello che é mio é anche tuo ma bisogna che tu ne partecipi attivamente. Papà apprezzerebbe, mammina pure. Le 72 nuore farebbero a gara per farlo, non puoi tirarti indietro dai".
    Che almeno mi conceda il part-time, accidenti!
  4. che poi non so, alla fine lavorare in centro é uno sbattimento: non sai mai dove posteggiare la limousine (vedi foto qui), le multe sono salate (11,00 euro il divieto di sosta), il traffico la mattina é insostenibile (avete provato a girare sulla rotonda di Place de la Concorde con una limousine di 4,32 mt di lunghezza?)
  5. poi non venga in mente a Prince di portarmi a vivere in bottega al Crillon eh!
    Eh no, qui se crede che io accetti si sbaglia di grosso! Se inizi ad abitare giusto sopra al lavoro, finisce che non hai più vita: le tue giornate le passi alla spa (per controllare che l'acqua della piscina sia esattamente di 31° centigradi); in palestra (per vedere se i nuovi attrezzi TechoSym interagiscano con Facebook e Twitter); al ristorante Ambassadeur (l'abbiamo appena riaperto, dopo degli estenuanti lavori di ridecorazione stile Luigi XV: ho l'oro che mi esce dagli occhi); nelle suite (che per la verità a me non piacciono: hanno ben 2 entrate ma solo 1 sala da bagno in marmo di Carrara. In Francia difettano sempre di sale da bagno, non so perché).
Insomma alla fine, saro' sincera, non sono sicura di voler fare questa vita.
Mi vanno benissimo i miei 50 mq in zona dove il posteggio si trova facilmente, e se non si trova non é un problema perché tanto l'auto non ce l'ho.
E poi no, non voglio una famiglia allargata. O meglio, cosi' allargata.
E poi il velo mi fa prudere il cuoio capelluto.

Insomma, Prince, mi spiace ma dobbiamo lasciarci.

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2 commenti:

  1. Dimentichi le altre cinque mogli del tuo consorte, sedute giusto di fianco a te. No, no... in questi casi bisogna pensare molto più modestamente e accontentarsi di fare l'amante, ovvio non senza prima aver preteso un regalino come per esempio un piano dell'hotel.

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  2. Cara Auramanga, come sei saggia. Il fatto é che se mi faccio dare tutto un piano poi so come sono fatta e ne voglio due e poi la hall e le suite tutte etc etc. E poi sorge il problema: chi fa la polvere?!

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