martedì 3 maggio 2011

Rivelazioni

You don't need to speak French to understand Parisians

E invece no!
Invece hai bisogno di capirli, i Parigini.
Eccome!
Di parlare francese, ma non solo!
Perché quando hai provato semplicemente a relazionarti con loro o a "miscelarti tra la folla" senza prima capirli, sono state mazzate sui denti.
I tuoi, di denti, naturalmente...

  • I Parigini, cosi' gelidi.
  • Le boulangeres, cosi rudi.
  • Le donne, cosi algide ed indaffarate.
  • Le strette di mano, senza un sorriso.
  • La fretta, perenne.
  • Le relazioni, cosi complicate.
  • La prossimità con i Parigini, cosi diversa.
  • La loro maniera di guidare, cosi scomposta.
  • I loro cani, cosi cagoni.
  • I dottori, cosi spicci.
  • Gli sguardi per strada, cosi assenti.
  • La comunicazione, cosi formale.
  • I week end, cosi spossanti

Cari expat, ditemi che non avete pensato almeno una volta una di queste cose!?
E se poi avete letto il mio blog dall'inizio, sapete quando mi sono infuriata anche io per tutto questo!

Ma adesso mi si é svelato tutto.
Proprio tutto.
Grazie ad una certa Polly, che mi sta raccontando per filo e per segno cosa sono i Parigini.
E soprattutto perché.

E volete che vi illumini delle mie illuminazioni, cari expat con il fegato ingrossato?
Volete capire anche voi quello che, fino ad ora, vi é parso inaccettabile/terribile/tremendo/pazzesco?

Lo faccio, prometto.
A partire da domani.
Ora vado a bermi un cappuccino come Dio comanda, a fare quattro chiacchiere con la panettiera, a scambiare qualche sorriso con i passanti.

A domani!

[ Ma prima bisogna proprio che ringrazi il mitico Colonnello, per avermi presentato Polly. Grazie, senza te sarei ancora qui a produrre bile! ]

Related Stories Widget by LinkWithin

19 commenti:

  1. Ah beh questa poi! Sono tutt'occhi per leggere il seguito.... ;-)

    RispondiElimina
  2. Elga, guarda, sono tutta scombussolata!
    Ho capito ho capito!
    Il che non significa che la strada sia facile e che la comprensione immediata, ma abbiamo un "google translator" per i comportamenti parigini, evviva :)

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Isa, scusa, hai dei problemi?!
    Ti do' un paio di indirizzi di quelli bravi!
    :)

    RispondiElimina
  5. isa, da exapt che ha fatto un'esperienza durissima (in paesi del terzo mondo) ti dico, ma quanta bile butti addosso alla nostra Ale? Sei un'expat anche tu? Sai cosa vuol dire al di la delle storie vivere, veramente all'estero? Lasciarsi tutto alle spalle?
    Ma tu sai cosa può aver sofferto, che esperienze dure ha mascherato con un tono leggero Ale?
    O noi expat non siamo umane? Dobbiamo solo divertirvi?

    RispondiElimina
  6. Niki, grazie ma lascia stare!
    Perdere fiato, tastiera e neuroni per gente problematica? No grazie: ci sono i dottori, gli psichiatri e gli ospedali.
    Noi pensiamo a cose più interessanti.
    Un abbraccio (stavo per scriverti una mail stamattina; la completo e te la mando tra poco. Un abbraccio)

    RispondiElimina
  7. allora attendo il tuo personalissimo "a year in the merde"
    a proposito, lo hai letto?

    RispondiElimina
  8. Alice,
    yes!
    E' stato il primo libro che il fidanzato mi ha fatto trovare a casa, a Paris. Il libri mi ha fatto morire dalle risate (rotolare, direi) ma non mi ha spiegato i PERCHE.
    Adesso Polly mi sta facendo ridere anche di più. E mi passa sottobanco anche le "spieghe".

    RispondiElimina
  9. Isa, ma sai checcé? Ti cancello il commento, perché mi fai anche un po' tristezza.
    Zaccccc!

    RispondiElimina
  10. Ahaah, non vedo l'ora di leggere i tuoi commenti al fantastico libro di Polly :-)

    RispondiElimina
  11. E non dimentichiamoci quanto sia dura trovare un appartamento. A Parigi è dura. Ci vuole la sciabola tra i denti.Polly svelami i segreti ti prego, ho ciuffi di capelli bianchi che sbucano ogni giorno della mia ricerca di location..sigh.

    RispondiElimina
  12. Colonnello,
    evviva Polly!
    Domani leggerai ;)

    RispondiElimina
  13. Simona cara,
    appena riesco, chiedo a Polly se ci svela anche il settore immobiliare. Ma mi sa che li' c'é poco da capire...
    :) Forza e coraggio, Simona. Se posso aiutarti sono qui.

    RispondiElimina
  14. invece sai che, Ale? uno sulla Spagna ce lo scrivo io, fra qualche mese, prima me ne vado da qui poi lo scrivo, sennó mi ritirano il documento per espatriare, ;)
    e ti diró, chi non capisce i problemi, le paranoie, o semplicemente le fatiche di un expat é perché non ha mai fatto un'esperienza del genere, o se l'ha fatta si é trovato tutto bello e servito e sicuro non ha mai avuto problemi di niente, magari vive in una colonia dove parla la sua lingua, mangia il suo cibo, ha anche i suoi amichetti e vive solo il meglio del paese straniero!!!
    bacioni

    RispondiElimina
  15. non vedo l ora di leggere cosa dianime hai da dire su quelle persone cattive che sono i francesi, ti ascolterò senza nessuna prevenzione e con gran curiosità ;)

    RispondiElimina
  16. Selena cara,
    ma come ci capiamo bene noi :)
    E si, forse chi scrive certe cose non é mai uscita dal suo paesello, o ha avuto una vita tipo quella dell'Ambasciatore dei ferrero rocher. Ma anche l'Ambasciatore ha dovuto relazionarsi con paesi/mentalità/costumi differenti.
    Aspetto con curiosità il tuo post (o magari scrivi un libro! :))
    Baci grandi e adesso vado ad aggiornarmi con il tuo blog. E' stato un periodo un po' pieno e solo stasera mi sono ritagliata del tempo per voi amici di blog. Smack

    RispondiElimina
  17. Iva,
    saro' molto equilibrata, perché Polly é molto equilibrata!
    E stai serena, si arriverà anche alla sezione flirt, eheh.

    RispondiElimina
  18. e daje, ti avevo detto che sono un maschio?

    RispondiElimina
  19. Iva,
    si si lo so. Ho solo messo una a al posto della o.

    RispondiElimina