giovedì 14 ottobre 2010

Il design svedese

Io: prima, durante e dopo l'Ikea

No. Niente da dire sull'Ikea. Quel che c'é a Milano c'é a Parigi. Paro paro.
Beh i prezzi qui sono più alti. Ma questo sarà il tema di un altro post. Ora volevo raccontare altro.

Dicevo, la differenza tra "oggi andiamo all'Ikea??" a Milano e "oggi andiamo all'Ikea??" a Parigi, é il tempo che ci metti. 4 ore e mezza di differenza.
A Milano mi bastava un venerdi' dopo l'ufficio:
  • 17.30 abbandono della scrivania; 
  • 17.47 arrivo al parcheggio Ikea; 
  • 17.51 appropriazione del sacchetto giallo; 
  • 18.45 uscita dalla cassa veloce e dribbling tra il salmone e le polpette surgelate; 
  • 19.30 arrivo a casa e accensione della prima candela Tindra alla vaniglia.
 Facile. Rapido. Efficace.

Oggi sono andata all'Ikea con la mia amica Simona.
Appuntamento alle 10 (del mattino)(le scioperate) sotto casa sua, sulla direzione dell'autostrada A6 dirette a Thiais.
"Andiamo a Thiais! E' l'Ikea più vicina. E' piccola e meno fornita, ma ci si arriva in un attimo!".
Siamo rientrate a casa alle 16.30.
Ho detto: le 16,30. Un attimo.

E vi giuro che non abbiamo comprato decine di composizioni di armadi Pax. No. Due sacchettini di cagate.
Riflettendoci bene, i motivi che ti fanno impiegare 6 ore e mezzo qui per fare le stesse cose che ti prendevano 2 ore a Milano, sono diversi:

1)  uscire da Parigi in auto, ad ogni ora del giorno, é una sfida divina. Code, code, code. E embouteillages. Ma è nulla in confronto al RIENTRARE a Parigi in auto. Quasi quasi ti vien voglia di pernottare ad un qualunque Etap Hotel lungo l'autostrada, e di ripartire all'alba. Ti dici che se all'epoca Parigi valeva ben una messa, adesso vale almeno un elicottero.
Ma noi siamo state brave: zigzagando alla francese tra le varie corsie dell'autostrada, abbiamo ridotto il viaggio a 1 ora e mezza a tratta. E' l'Ikea più vicina!


2)
 ritrovare la tua auto posteggiata in un posteggio Ikea francese
richiede almeno 2 anni di campi scout. Che nessuna di noi ha fatto. Ma non eravamo le uniche due sfigate ad aver perso la macchina. Na. Abbiamo incontrato anche una coppia di anziani, con lo sguardo perso nel vuoto, davanti ad un posto auto senza auto, che balbettavano "Eppure era qui, era qui". Una seconda coppia era perplessa davanti ad una Citroen familiare da 7 posti: "Ma la nostra 500 bianca da 2 posti secchi? Chi ce l'ha sostituita?" La nostra in realtà era al piano di sopra, ma nessuno sapeva che ci fossero più piani. Nessuna segnalazione di un multipiano. Forse non eravamo le uniche stordite, ma sicuramente le uniche che ci hanno messo 25 minuti per pagare alla cassa, trovare l'auto e salirci dopo aver caricato 2 sacchettini di cagate.

3) trovare un oggetto di cui non sai il nome svedese, e nemmeno il nome in francese, diventa difficile. Mimare gli oggetti, in Francia, non è visto come un segno di intelligenza. Provare con il termine in inglese è il passo-falso finale che non vi consiglio di tentare. Morale, o hai con te la pagina strappata del catalogo, o ciccia. Quell'oggetto non lo avrai. Sniglar del cavolo!

4)  pagare i tuoi 2 sacchetti di cagate con una carta di credito con un nuovo codice di cui ricordi solo 2 cifre su 5 è un atto di tracotanza. Tanto vale provare a vincere al superenalotto.

Questa sera, a casa:
"Caspita che buon profumo questa nuova candela alla vaniglia! Sai, ne ho viste di bellissime al negozio qui sotto, e costano anche meno dell'Ikea!"

"Ma va.................."

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2 commenti:

  1. Già che ci sei, che ne dici del provare a decifrare il ticket de caisse dell' Ikea una volta a casa? Perchè lo svedese assomiglia ad un geroglifico incrociatosi ad un pittogramma... Perchè in fondo, quando si esce dall' Ikea con 2 borsine di stupidate, si è anche speso una cifra da stupidi: 463,97 euro... Ma chi , io? E dove? Non ho comperato nulla!!! A casa controllo meglio. E invece no, male, malissimo: perchè se c'è qualcosa da contestare devi farlo subito, mentre invece arrivata a casa dopo ore di code di ritornare all' Ikea non ti passa proprio per l' anticamera del cervello, pensi solo ad infilarti nella vasca accanto ad uno stuolo di candeline alla vaniglia per stordirti del tutto. E infatti, dopo aver faticosamente depennato tutte le stupidate controllando le etichette, scopri che alla cassa rapida il lettore ottico ha contato 6 volte di troppo una fodera di cuscino, quella che sta taaaaaaaanto bene sul tuo nuovo beddinge!

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  2. Uh, cara Helga!
    Queste si che sono cose che fanno girare le scatolette svedesi.
    Il problema é svedese, più che francese. Pero' capisco che a casetta tua (e mia) all'ikea ci saremmo tornate il giorno dopo, per reclamare e farci rimborsare l'errore.
    Qui, viste le indubbie difficoltà logistic-macchinesche, uno alza gli occhi al cielo e dice: vabbeh, le lenzuola Ikea alla fine le ho pagate come quelle Bellora ma "fa gniente"...
    :)
    Coraggio!

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