Diversità |
Un po' zoppetti e con poca voglia di farci sciancicare dalla folla dell'Avenue Champs Elysées.
Per stasera, notte di réveillon (o come si dice a casa mia, notte di capodanno) abbiamo optato per qualcosa di semplice:
uno spettacolo teatrale/ un cinema + cenetta.
E già qui iniziano i guai.
Che spettacolo scegliamo?
Cosa prepariamo per la nostra cenetta?
Uniformare i gusti tra due italiani é già un pasticcio.
Uniformarli tra una italiana gnegne e un francese gnagna, é come risolvere le parole crociate in tailandese.
Spettacolo:
Lui: andiamo a vedere questo spettacolo di mimi/cabaret francese? Deve essere spassosissimo. In alternativa una commedia musical in dialetto bretone.
Lei: Lo sai che non sopporto i mimi! E neppure il circo. E il bretone non lo capisco. Perché non andiamo a vedere quello spettacolo ironico in inglese "How to become Parisian in 1 hour", che racconta beffardamente i tic dei parigini e come sia difficile per degli expat ambientarsi?
Lui: no guarda, non sarebbe carino verso di me che sono parigino. Dobbiamo trovare un territorio neutro, uno spettacolo in lingua neutra, che sia a metà tra Italia e Francia.
Lei: ok, ho trovato uno spettacolo in indiano con sottotitolo in dialetto corso, in Liechstenstein. Ce la facciamo ad essere là per le 20?
Cena:
Lui: cosa prepariamo di succulento per stasera? Del foi gras? Del paté? Uno chapon roti? Una dinde farcie? Delle huitres gratinées au fois gras? Un pot-au-feu de filet de foi d'oie? Dei profiteroles tièdes de foie gras à l'abricot? Dei homards pochés à la citronnelle et poêlée de champignons?
Lei: capperi lo sai che sono vegetariana. Quelle cose che hai nominato hanno avuto tutte un nome come Bianchina, Nerina, Bambi o Leprotto. Non ce la faccio a mangiarle, lo sai. E poi nemmeno saprei da dove iniziare per cucinarle, anche volendo.
Perché non prepariamo una bella zuppa alle lenticchie con pane integrale fatto da me? Oppure una insalata gigante con crostini gratinati e arancia? Oppure una bella pasta alle verdure croccanti? Una pasta con quello che vuoi? Una pasta al sugo? Una pasta, non so se lo avevo già detto?
Lui: magari anche le verdure hanno un'anima, cosa ne sai? E se le carote soffrissero? Non vorrei correre il rischio. E se la pasta avesse avuto gli occhi, prima di essere insacchettata?
Lei: ok, per stasera brindiamo a pane ed acqua sperando che l'acqua non abbia memoria delle sue vite precedenti?
Morale, cari expat, da questi fatti abbimo imparato alcune cose:
Humor:
E' risaputo che la comicità di un paese é difficilmente comprensibile da cittadini stranieri.
Non c’é nulla di più peculiare dello humor. No dico, avete mai riso ad una puntata di Mr. Bean?
Provate a far vedere uno spettacolo di Brignano ad un francese. Russerà al minuto 16 del primo tempo (come dire, fidatevi...).
Io ho provato a vedere decine di film comici francesi. Ne sono uscita a pezzi: l’istante in cui tutti ridevano, a me spuntava una mega bolla al naso. E sbadigliavo.
A voi come é andata?
Cucina:
Che poi, per dirla tutta, questata povera anima del fidanzato, frutto di un paese a impronta carnivora, lo sapeva che io non mangio carne, e i 100 grammi di burro al giorno a persona non sono parte della mia religione culinaria.
E lui che fa? Si va a scegliere una delle poche centinaia di migliaia di italiane vegetariane.
Forse gli avevano raccontato che le italiane sanno tutte cucinare dei divini capponi arrostiti, che sono carnivore e buongustaie, che impastano pezzi di bestie e burro e ne fanno manicaretti succulenti. Che sono delle Sofie Loren in salsa Mornay.
Forse il fidanzato ha sbagliato modello.
O quando mi ha scelta avevano inavvertitamente invertito i cartellini: modello vegetariano – modello Loren.
La cucina del paese che ci ospita puo' incuriosire e puo' piacere.
Ma nulla sarà mai cosi' buono come la cucina di casa.
A voi come é andata?
Postilla:
comunque, secondo me, al fidanzato in fondo gli é andata bene. E' stato fortunato.
Poteva trovarne una comica di professione, allergica al latte e derivati, alle fragole, ai cereali, ai semi, alle uova, ai pomodori, ai crostacei, ai lieviti, agli additivi, ai conservanti, ai pollini, agli enzimi, ai prodiceobiotici, celiaca. E questo tutto insieme.
Noi? Muffins all'uvetta accompagnati da burro alla fragole e annaffiati da abbondante tè allo zenzero.
RispondiEliminaAl consorte piace, talvolta cenare con cose dolci. E il burro alle fragole stamattina ha profumato tutta la casa.
p.s. La Spagna è tremendamente carnivora e pure la seconda etnia (gli inglesi) presente qui lo è.
A me sa che gli unici che hanno una dieta con abbondante presenza di vegetali siamo noi.
Uh cara Niki,
RispondiEliminagrazie per il bellissimo spunto culinario.
Il tè allo zenzero mi manca, ma doro lo zenzero, quindi lo devo proprio trovare e assaggiare.
Sai che l'idea della cena a base di dolcetti mi tenta? Territorio neutro, tra vegetali e carne :)
Noi non uniformiamo affatto, noi mescoliamo. Ha voluto un'italiana nevrotica? Mò se la tiene, quindi vigilia e natale alla francese, stasera cenetta a due (cucina lui ma è passato da Picard...), domani con ospiti tutto italiano dall' antipasto con polenta passando da cotechino e lenticchie per finire in panna cotta (oh ma un pandoro/panettone qua mica l' ho trovato, neanche dall'italiano a pagarlo oro eh....). Alla comicità francese bisogna abituarcisi un poco, ma i vari Diner des cons et Taxi aiutano molto, sono uno spasso, dai che li hai visti anche tu, no? Noleggiatene uno stasera altrimenti, se non riuscite ad uscire in tempo per il Lichtenstein ;-) Tanti auguri di buon fine e inizio anno.
RispondiEliminaPS: moglie e buoi dei paesi tuoi...trop facile, no?
Cara Helga,
RispondiEliminai "buoi di casa mia" sono stati il tema di discussione delle vacanze natalizie con i miei genitori! Quello della foto non é un bue forse? ;)
Pandoro é tipo il gin durante il proibizionismo. Tocca smercialo sotto banco, a fette. E senza zucchero a velo.
Polenta, lenticchie e panna cotta. Ti nomino ambasciatrice italiana in Francia. Chapeau.
Buona fine e buon inizio anno a te! E che la forza (di sopportazione) sia con noi ;)
Non devi cercarlo: basta un pezzo di radice di zenzero fresca. La peli, la affetti sottile e la fai bollire nell'acqua con cui farai il té per un paio di minuti. Prepara il tuo té. Quindi spremi un limone, ci aggiungi del miele, sopra ci versi l'infuso (con le sue belle fettine).
RispondiEliminaPronto.
Buono, riscaldante e anti influenzale.
O signur o scritto 1 limone 1! In realtà mezzo per due tazze....
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaNoi abbiamo passato il capodanno con la sorella del mio compagno che é celiaca. Per non farla sentire sempre mosca bianca ho deciso di cucinare celiaco per tutti i giorni della sua permanenza da noi, compreso capodanno. Per cui a noi é andata cosi: salmone affumicato, Risotto integrale ai funghi, patate arrosto al lauro, fiumi di champagne. I gironi dopo ho cucinato del miglio, delle insalatone con i formaggi, e delle crepe con la farina senza glutine. Alla fine anche il mio compagno ha dovuto ammettere che non é niente male l'alternativa. Le barriere sono nella testa
scusate ho postato con l'account google del mio compagno. In realta sono io.
RispondiEliminaciaooo
Cara Niki,
RispondiEliminamagnifica ricetta.
Oggi esco a caccia di...radici.
Poi ti dico (ma sento già il profumo dello zenzero corroborante)
Simona!
RispondiEliminaMa ciao!
Che buonissimo menu.
Io ieri risotto con lo champagne e stasera patate saltate e fagiolini (senza pancetta).
Buono buono buono.
E si, le barriere stanno nella testa.
Infatti Monsieur Guillotin credette (erroneamente) di risolvere il problema alla radice :) Kidding kidding
Con chèri francese siamo arrivati ad una tregua: alterniamo cucina italiana e française. Pero' da quando viviamo insieme non frigge più col burro e usa sempre l'olio d'oliva: sono soddisfatta di questa vittoria! :))
RispondiEliminaI momenti tragici li vivo con la belle famille. Pranzo di Natale: soufflé di coquilles Saint-Jacques e foie gras. Solo in Francia potevo alzarmi da tavola (a Natale) coi crampi allo stomaco per non avere mangiato nulla!!!
Coi film francesi dopo un po' ti abitui al loro humour...Unica eccezione: le infinite barzellette su pedofili ed ebrei! Non le tollero, anche a costo di passare per l'Italiana moralista dei miei stivali :)))
Buon anno!!!!
Cara Fabiana,
RispondiEliminano, ti prego, devi spiegarmi COME E', come si presenta anche esteticamente un soufflé di Saint-Jacques! Tutto viscido? Uhhhhhh, sto male per te!
:)
Queste barzellette qualche anima pia me le ha risparmiate. Non ho ancora sentito UNA sola barzelletta da che sono qui. Devo cambiare giro di amici?! ;)
Buon anno a te cara! Fatti una fetta di panettone e vedrai che i crampi passano